I Cosmisti Russi: Il futurismo esoterico di Nikolaj Fedorov e dei suoi seguaci, finalmente in italiano
È con grande piacere che ho ricevuto una copia della traduzione italiana dell’opera di George Young, “I Cosmisti Russi: Il futurismo esoterico di Nikolaj Fedorov e dei suoi seguaci”.
Conoscevo già il libro: Ecco la mia recensione della versione originale, dove parlo anche del film di George Carey.
La versione e-book che avevo chiesto non era disponibile, ma mi ha fatto molto piacere rileggere un’ottima traduzione del libro in italiano, in un’edizione cartacea di alta qualità.
Dalla descrizione di Tre Editori: “I Cosmisti, i futuristi esoterici che ispirarono il programma spaziale sovietico, sono la forza occulta dietro lo sviluppo del pensiero russo dalla fine dell’Ottocento a oggi: dal fondatore, il filosofo Nikolaj Fëdorov (1829–1903), che mirava a superare la morte attraverso la resurrezione degli antenati, ai successori che, per rendere possibile tale utopia, hanno sognato e poi promosso l’esplorazione e la conquista dello spazio. Il libro del professor Young è il principale contributo allo studio del Cosmismo russo e dei suoi legami con l’esoterismo occidentale, ma è soprattutto lo straordinario racconto di una grande avventura che continua, di un fantastico viaggio nel cosmo e nel divenire dell’uomo, sino ai confini occulti della creazione”.
Il “Cristianesimo attivo, vigoroso e virile” di Fëdorov lascia da parte i fronzoli metafisici e le sottigliezze teologiche di tanta filosofia astratta, e sembra piuttosto seguire Marx: non basta interpretare il mondo, bisogna trasformarlo! Secondo Fëdorov l’avvento del Regno di Dio sulla terra e la stessa resurrezione dei morti saranno opera dell’umanità futura attraverso la scienza e la tecnologia. Questa favolosa “Opera Comune” porterà i nostri discendenti a creare un paradiso sulla terra, colonizzare le stelle, e sviluppare la capacità tecnologica di resuscitare i morti.
Fëdorov e gli altri Cosmisti vengono spesso, e giustamente, considerati come precursori del Transumanesimo contemporaneo, ma in realtà il Cosmismo è molto più visionario e rivoluzionario. Gli stessi Transumanisti hanno spesso difficoltà a mandare giù il concetto di resurrezione tecnologica, probabilmente perché sembra troppo simile alla religione dalla quale vorrebbero prendere le distanze.
Oltre Fëdorov, il libro di Young offre una completa panoramica del pensiero Cosmista in tutti i suoi aspetti, scientifici, letterari, filosofici e religiosi, con mini-biografie dei pensatori Cosmisti, una serie di personaggi più o meno conosciuti ma tutti affascinanti, fino ai “neo-Cosmisti” russi dei nostri giorni.
Infatti il Cosmismo è anche, e soprattutto, una filosofia moderna, che va molto al di là dello stesso Transumanesimo. “Il termine ‘cosmismo’ è stato introdotto da Konstantin Tsiolkovsky e altri futuristi russi negli ultimi anni dell’ottocento, e poi preso in prestito da Ben Goertzel e Giulio Prisco nel 2010 per indicare una filosofia futurista più adatta all’era moderna”, scrive R.U. Sirius (quello di Mondo 2000) nella mini-enciclopedia “Transcendence: The Disinformation Encyclopedia of Transhumanism and the Singularity”.
R.U. Sirius definisce il Cosmismo moderno come “una specie di versione filosoficamente rilassata del Transumanesimo”. Rilassata perché i Cosmisti non sono ossessionati dalla morte, dalla quale sperano di essere richiamati in un futuro più o meno remoto. I Cosmisti percorrono l’affascinante strada delle stelle con entusiasmo ma senza fretta: invece di correre, si godono i primi passi verso una meta trascendente alla quale, pensano, arriveremo tutti.
Due anni fa ho partecipato, con Ben e altri, a una conferenza a New York sul “Cosmismo Moderno”. Nel mio intervento ho immaginato tecnologie future di “archeologia quantistica”, fondate sulle parti più speculative della relatività generale di Einstein e la fisica quantistica moderna, in grado di collegare ogni pixel dello spazio-tempo (dove e quando) con ogni altro pixel dello spazio-tempo, stabilire canali di comunicazione istantanea tra luoghi, tempi e universi differenti, e “scaricare” copie dei morti per riportarli alla vita, realizzando così la visione di Fëdorov.
Queste idee sembrano moderne e scientifiche, ma probabilmente sembreranno ingenue ai nostri pronipoti, proprio come le idee di Fëdorov, che immaginava di poter riportare i morti alla vita raccogliendo e riorganizzando le molecole che formavano i loro corpi, sembrano ingenue a noi. A Fëdorov va il merito di aver formulato il concetto di resurrezione tecnologica, un concetto semplice e potente che può servire da ponte tra religione e scienza, ad altri andrà il compito di progettare come realizzarlo.
Intanto raccomando il libro appena uscito “Technological Resurrection: A Thought Experiment” per una versione semplice a accessibile delle idee di Fëdorov, in chiave moderna. Il libro potrebbe, letteralmente, cambiare la vita del lettore con una ricarica di ottimismo e speranza.
Immagine: NASA.